lunedì 27 aprile 2020

Lo psicologo del comportamento alimentare



“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita” diceva Confucio. In tanti lo riscrivono spesso e io sono d’accordo. Mi presento. Sono una psicologa clinica. Ogni mia personale esperienza, ogni mia nuova consapevolezza mi ha portato ad avvicinarmi ad un mondo ancora oggi poco conosciuto. La psicologia del comportamento alimentare.

“La dieta è l’epidemia dei giorni moderni” chiarisce il grande psicologo Giorgio Nardone. È un paradosso. Spesso non funziona perché non riusciamo a seguirla fino in fondo oppure la portiamo a termine, ma poi recuperiamo tutti i chili che abbiamo perduto. Il termine dieta deriva dal greco δίαιτα (diaita) ovvero abitudine, modo di vivere, da cui il latino diaeta. Impariamo insieme ad intenderla come quel qualcosa che ci aiuterà a vivere nel modo giusto. La dieta NON E’ RESTRIZIONE. È sbagliato porsi unicamente l’obiettivo di riduzione del peso corporeo. Per imparare a nutrirci in maniera equilibrata dobbiamo prendere sempre in considerazione il miglioramento delle condizioni di salute del nostro organismo. A lungo termine. 

Molto spesso mi è capitato di dialogare con persone che pretendono una soluzione sbrigativa ai loro problemi attraverso diete frettolose interrogando i vari motori di ricerca. Cercano di organizzarsi autonomamente, ma di tempo non ne hanno, per cui non fanno altro che aumentare i loro livelli di stress. Provano a regolare la loro alimentazione tramite vari sacrifici e con scarsi risultati. Alcune di queste hanno sviluppato, nel tempo, veri e propri disordini alimentari. In ognuno di noi vi sono conflitti irrisolti molto profondi. Le problematiche alimentari spesso non vengono comprese perché non si è in grado di intendere gli aspetti psicologici che stanno dietro. 

Nel fare una dieta è fondamentale considerare la storia dell’alimentazione e l’identità ad essa connessa. Dopo circa un mese si cominciano ad avere pensieri negativi rispetto allo schema alimentare. Noi psicologi alimentari siamo formati proprio per analizzare queste voci negative. È importante comprenderle e capire le possibili cause che le caratterizzano.  

Il cibo è un’occasione per incontrarsi e fare festa; è un simbolo di abbondanza e di benessere. Ha influenzato la Letteratura antica medioevale, rinascimentale, barocca sino ai brani italiani ed europei letterari contemporanei. Ha influenzato scoperte scientifiche, la tecnologia, la medicina (che sino al Settecento era basata sull’applicazione di principi dietetici). Ad esempio l'antica medicina indiana dell'Ayurveda e il grande potere delle spezie per la cura di numerose patologie. Il cibo è una vera e propria emozione. Possiamo considerarlo come il grande amico che ci sta vicino nel momento del bisogno. Prima di chiederci che cosa mangiare vale la pena chiedersi perché mangiamo, imparando a rimuovere ogni meccanismo di autosabotaggio.

Attraverso un percorso psicologico, sostenuto dalla collaborazione con un equipe di professionisti della nutrizione (biologo nutrizionista, dietologo o dietista) o dello sport, della salute e del benessere sarà possibile analizzare ogni pensiero, ogni storia e ogni sentimento. Questo permetterà di comprendere da cosa è determinato il comportamento e la strategia attuata nei confronti del corpo e dell’alimentazione. Tutto questo permette di ascoltare il nostro corpo instaurando un nuovo rapporto con il cibo. Agire sulle abitudini alimentari senza indagarne le cause non porta mai a cambiamenti duraturi.

Ogni piccolo miglioramento nella gestione delle proprie emozioni e della propria consapevolezza acquisisce un ruolo indispensabile anche a livello alimentare. Proprio come è successo a me! Indubbiamente sarà necessario un certo impegno. Ci saranno momenti difficili da affrontare. Tramite un percorso di questo tipo sarà possibile fare piccoli cambiamenti che faranno la differenza giorno dopo giorno dirigendosi verso il rispetto e  l’amore immenso sia per il proprio corpo che per se stessi.

Dott.ssa Lucrezia Broccio
ambito: Psicologia - based in Messina

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