lunedì 27 maggio 2019

Sicilia crocevia del Mediterraneo

La presenza araba: 
dalle sue origini fino all'avvento di Federico II

Nell’ambito dell’insegnamento di Storia del Diritto Medievale e Moderno, in comunione con la materia di Diritto dell’Antico Oriente Mediterraneo, il presente elaborato di tesi si pone l’obiettivo di analizzare la contaminazione della cultura arabo-islamica in Sicilia sotto un profilo giuridico e storico nel lasso temporale che va dalle origini di tale dominazione fino all’avvento di Federico II.
La ricerca si propone di rintracciare e riscontrare nell’attuale contesto siciliano i connotati e le caratteristiche principali che appartengono al precipitato storico della presenza islamica, entrata a far parte della eredità e del patrimonio culturale siciliano.
Le varie civiltà che hanno attraversato il “Mare Nostrum”, sul quale ognuna di loro si affaccia col proprio bagaglio esperienziale e dottrinale, confrontandosi e spesso scontrandosi in Sicilia fanno da background agli attuali itinerari giuridici volti ad edificare un dialogo costruttivo tra i Paesi del Mediterraneo. In tal senso l’approccio a queste tematiche è da considerarsi di forte attualità dal momento che il contesto siciliano ha fatto sia da scenario che da protagonista a vicende giuridiche, storiche (all’occorrenza romanzate) di avvenimenti che hanno ancora molto da raccontare dai quali è possibile desumere orientamenti e preziosi suggerimenti da sfruttare per l’avvenire.
Si cercherà di procedere secondo il rigore accademico e scientifico tramandato da noti islamisti, arabisti e orientalisti come Michele Amari, Carlo Alfonso Nallino e Giuseppe Pitrè. Il fil rouge che lega l’intera attività di ricerca è il voler comprendere l’anima della civiltà occidentale partendo dal Mediterraneo, culla da cui l’Occidente muove i primi passi.
Il presente lavoro è ispirato dal desiderio di comprensione del complesso quanto affascinante legame tra le diverse culture giuridiche figlie del Mediterraneo al fine di promuovere un dialogo tra esse non dettato da impeti di sopraffazione, ma dal confronto leale e reciprocamente arricchente.


Parte introduttiva I
Inquadramento storico-geografico

1. Sicilia crocevia del Mediterraneo
            Se si intende avviare un approfondimento, seppur giuridico, volto ad esplorare l’area geografica del Mediterraneo, si finisce prima o poi con l’imbattersi nella sua storia abitata da tutte quelle civiltà che lo hanno attraversato, incontrandosi e il più delle volte confliggendo tra loro, e da tutte le popolazioni migrate da una sponda all'altra che si sono avvicendate nel controllo più o meno stabile del territorio.
Crocevia di questo flusso di persone e culture è da sempre stata la Sicilia con la sua particolare e appetibile posizione strategica: cuore pulsante del Mediterraneo ed organo vitale seppur “periferico” d’Europa, dal momento che gli snodi economici e politici occidentali centralizzati sono migrati altrove da tempo.
L’isola del mito può vantare una storia millenaria sommatoria di popolazioni con origini diverse: gli Elimi stanziati nella zona occidentale dell’isola, i Sicani occupanti quella centromeridionale e sudoccidentale oltre ai Siculi in quella orientale. Durante l’epoca storica le rive accolsero le tratte commerciali di Fenici, Cretesi, Cartaginesi e subirono le incursioni di Vandali e Franchi[1].
Terra di mezzo contesa dalle maggiori potenze che si sono succedute di volta in volta, impreziosita dal passaggio di ogni egemonia che ha impresso la propria impronta personale a livello artistico, architettonico e linguistico come i Greci che la soprannominarono Trinakria, seguiti da Romani, Ostrogoti, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, viceré spagnoli, Borboni che cedettero il passo ai Savoia[2], fino ad arrivare ai nostri giorni. Questa elencazione però non deve indurci a riassumere semplicisticamente la storia della Sicilia in un susseguirsi di storie di dominazioni straniere «quasi che il popolo siciliano non esistesse o che fosse per sua natura vocato alla sottomissione dello straniero» infatti l’isola «era greca quando tutto il Mediterraneo era greco, romana quando tutti i popoli di quell'epoca subivano l’egemonia politica, economica e militare di Roma e così via fino a giungere fino al tempo odierno. La storia della Sicilia ha subito l’influenza di civiltà che nelle varie epoche hanno giocato un ruolo egemonico nello scacchiere politico, culturale e militare come quasi tutti gli altri popoli e, oggi, nazioni del Mediterraneo[3]».
Uno degli aspetti più importanti da cogliere sta nel constatare come in questo susseguirsi di popoli, “dominazioni” e dinastie regnanti «nessuna cultura mediterranea può arrogarsi la pretesa di essere superiore alla precedente, ma che tutte, ciascuna con il proprio bagaglio storico-giuridico, hanno contribuito ereditando l’esperienza di coloro che li avevano preceduti, a formare il quid novi che caratterizza la cultura mediterranea di fronte alla storia, di aver dato vita al concetto di Persona[4]».



[1] D. CACCAMO, A. TAMBORRA, G. VERUCCI, Lessico Universale Italiano, Roma, Enciclopedia Italiana Treccani, 1979.

[2] S. BOUROUGAAOUI, Le tracce e l’influenza della cultura araba medievale nei confronti della cultura siciliana, Miliano, Italia Medievale, 2016.

[3] B. SAMMARTINO, Prefazione Sicilia nella Storia di Michele Antonino Crociata, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2011, pag. 13.

[4] O. BUCCI, La lenta e progressiva formazione dell’Uomo Mediterraneo, Agrigento, Relazione per il X incontro Multaqa della Fondazione “Terzo Pilastro”, 2018.

The social directors

I l progetto LiSoFi di mobilità e formazione per operatori giovanili si svolgerà a Trapani dal 12 al 22 marzo, ospitato dall'associazion...