lunedì 2 settembre 2019

The most precious Star


Mi trovavo in macchina, avvolto dai pensieri e tra le altre cose pure in compagnia; così il primo ascolto di Polynesia era scivolato via senza lasciare traccia. Semplicemente ero convinto che si trattasse di uno dei tanti tormentoni indie, parecchio in voga oggi, con un prevedibile tramonto repentino. L'ennesima canzone estiva recante "settembre" come data di scadenza, insieme a tante altre.


Dovetti ricredermi quando, inaspettatamente, vidi il video di Gazzelle: vi era una riflessione leggermente più profonda che cercava di farsi strada. Una lettura meno scontata se ne stava lì dall'altra parte dello schermo pronta a saltarmi addosso nel momento di maggiore vulnerabilità della giornata. Il frangente più propizio fu una breve e distratta pausa dal lavoro in cui navigavo su Youtube.


Prima di proseguire urgono delle coordinate geografiche, "Periferia di Roma" come figura in apertura, dove viene ambientato il video e dei riferimenti cronologici che suggeriscono nella scritta in incipit l'anno 2049.
Un anziano sciatto abita una roulotte squallida, al cui interno (cosa che notato alla terza o quarta visione) su uno scaffale sono inequivocabilmente presenti dei premi musicali... I riconoscimenti devono essere suoi dal momento che poco dopo si accinge a strimpellare qualche nota sui gradini della sua abitazione, prima di decidere di fracassare la chitarra in malo modo.


Dopodiché si reca in garage per dedicarsi ad una invenzione da assemblare al suo gabinetto chimico: capisco subito trattarsi di una macchina del tempo, nonostante gli scialbi "effetti speciali" low cost che chiamarli così vuol dire fargli un complimento, credetemi!
Però qualcosa aveva ormai catturato la mia attenzione e dovevo scoprire l'evoluzione della vicenda. L'anziano, tornato indietro di trent'anni, incontra se stesso giovane; il quale aveva appena riposto una collanina femminile appena ritrovata tra i sedili della propria auto, senza curarsene eccessivamente, perché troppo preso dall'appuntamento di lavoro cui doveva recarsi.


Un SUV lussuoso passa a prendere il giovane ed un tizio, a metà tra il losco e l'elegante, vuole convincerlo a firmare un contratto. Colpo di scena (scontato, ma efficace!) l'anziano blocca il passaggio alla macchina e consegna la collanina al ragazzo.
Dopo aver visto il video e nei successivi ascolti, il testo mi è divenuto più chiaro. In realtà Gazzelle non ha messo per iscritto un dialogo di coppia, rappresenta invece il rammarico di quel protagonista anziano per quelle piccole, apparentemente banali, sfumature di una relazione d'amore: i compromessi, le uscite, le vacanze da decidere insieme... Nulla di tutto questo ha più impreziosito la sua vita in virtù di quel bivio tra la collanina con una stella ed un contratto (presumo discografico, altamente remunerativo) che avrebbe reso Lui una stella, mettendo qualsiasi cosa in secondo piano.


Così quello scaffale verrà 'impreziosito' da premi e dischi d'oro, ora impolverati. Tutto il resto, però, si rivelerà incredibilmente controproducente, povero ed avvilente perché in vecchiaia si ritroverà solo, i suoi fan sparsi chissà dove e pieno di rimpianti. Ha preferito costruire e spendere i suoi progetti rincorrendo una carriera  economicamente gratificante, ma scevra di quei dettagli (che tanto piccoli in realtà non sono!) come le "bombe alla crema" o "l'andare a mare [...] il fare le cose soltanto per fare".
Dubito che il protagonista, seppur nel 2049, sia riuscito ad andare indietro nel tempo. Dalla ambientazione della roulotte alla Trainspotting, è più probabile che il vecchio musicista abbia trovato una dose di qualche droga e non assemblato chissà quale invenzione. Alla sua veneranda età non gli resta che il "fantasticare", appunto.


Morale della storia? Non è possibile tornare indietro e parlare al se stesso del passato. Non è possibile cambiare le nostre scelte, bisogna decidere di farsene carico e crescere.
Nell'autostrada della vita solo uno è il senso percorribile: assumere una più esatta consapevolezza delle reali priorità ed evitare di riempire la nostra esistenza di minchiate destinate a ricoprirsi di polvere. In poche parole? Giocarsi l'avvenire sui rapporti umani e le relazioni d'oro, piuttosto che in vista di ipotetici dischi di platino.

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