domenica 22 dicembre 2019

Tavolo Interreligioso

Giorno 21 dicembre la Comunità M.A.S.C.I. (movimento adulti scout cattolici italiani) e l'UDEDI (Ufficio per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso) della Diocesi di Trapani hanno organizzato un tavolo interreligioso presso la Chiesa Sant’Alberto, detta degli artisti perché divenuta luogo di convegni e mostre, per interrogarsi reciprocamente sul tema della ricerca della pace e del suo perseguimento “nella cura della casa comune” attraverso le testimonianze anche di esperienze spirituali diverse da quella cattolica.


L’incontro è stato moderato da Nicola Galia, Magister della Comunità M.A.S.C.I. Trapani 1 “Carmelo Rallo” che ha coordinato gli interventi dei relatori coinvolti e introdotto la tematica della cura del creato nelle varie religioni. Su tale argomento hanno preso la parola Giuseppe Zimmardi, in qualità di Responsabile dell’Istituto Buddista Soka Gakkai della Regione Siciliana, l’Imam di Palermo Ahmad Abd Al Majid Macaluso, Chiara Camarda esperta in Ebraismo nonché Responsabile del Progetto Mifgash, Vivian Wiwoloku, Pastore della Chiesa Valdese di Trapani e la Direttrice dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso Francesca Messina.


Ha partecipato inoltre Maria Pia Erice organizzatrice dell’evento “Un Mediterraneo di pace” giunto alla sua II edizione, segno evidente a favore dell’importanza della interculturalità e del senso di solidarietà tra i popoli. La riflessione corale è stata conclusa da S.E. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo della Diocesi di Trapani che ha posto l’accento sulla dimensione umana e spirituale di ogni persona in controtendenza alla società moderna, la quale invece vorrebbe retrocedere ogni individuo a ruolo di semplice consumatore, invitando a seguire l'esempio del Cristo che dall'alto della Croce porta a pienezza la vita dell'uomo. 


Come sottolinea Adele Pastore, membro dell'UDEDI, dopo aver partecipato all’incontro insieme a parte del Movimento dei focolarini di Trapani, «ogni intervento ascoltato è stato importante e formativo perché pieno di sapienza e fascino» infatti tutti gli uditori si sono dimostrati attenti potendo costatare «quanto Dio ama gli uomini e tutto il creato, tanto da rivelarsi e farsi comprendere in mille modi da ogni popolo sulla terra». 


Basterebbe infatti questo tipo di consapevolezza, maturata a valle di incontri simili, ad invogliarci nella direzione di un cammino condiviso, stringendoci l’uno accanto all'altro, con l’obiettivo di voler concretizzare la pace in ogni istante al di là di ogni divisione culturale, territoriale o spirituale.

domenica 1 dicembre 2019

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