Prendi alcuni ragazzi armati di buone intenzioni provenienti da
Italia, Macedonia, Ucraina, Repubblica Ceca e Lituania. Mettili in una
struttura ecologica georgiana per una settimana a contatto con la natura e
shakera il tutto con tematiche di start up e innovazione giovanile
imprenditoriale: il risultato sarà incredibilmente motivante e capace di
abbattere qualsiasi tipo di barriera culturale e nazionale.
Dopo aver assaporato questa ‘pietanza’ dell’Istituto di ricerca e
sviluppo civile di Tbilisi non riesco ancora a realizzare che domani non mi
sveglierò più sentendo chiamare il mio nome con mille accenti diversi; tutte le
risate a crepapelle e le sessioni utili alla implementazione delle soft skills
di tutti i partecipanti adesso lasciano il posto alla malinconia che presto si
trasformerà nella voglia di partire per un secondo progetto.
La fitta agenda con i vari workshop ci ha visti impegnati con gruppi
sempre diversi di persone dandoci la possibilità di conoscere e confrontarci
con tutte le nazionalità coinvolte, lasciando il giusto spazio allo svago e
alla visita (non distrattamente turistica, ma profonda e reale perché guidata
da alcuni ragazzi del luogo) della Georgia ospite del nostro YE. Il fare
network viene sempre agevolato dall’intesa iniziale e da una comprensione
intima ed immediata della persona che ti sta accanto: è bello constatare come
giovani cresciuti in contesti diversi con background apparentemente
incomparabili siano capaci di incontrarsi e ‘ritrovarsi’ per ragionare sul
proprio futuro per vivere al massimo la propria vita professionale e la
dimensione umana europea.
Superato lo shock culturale dei primi giorni il tutto si è svolto
cercando sempre di rispettare gli orari ed i compiti assegnati nel migliore dei
modi in un contesto sereno e non discriminante per chi non conoscesse l’inglese
ad un livello particolarmente elevato. Non mi sentivo connesso ad altre persone e
alla migliore parte di me stesso da tempo e ringrazio New Horizons per l’opportunità di
essere partito in qualità di Team leader e tutti gli organizzatori dello YE che hanno
regalato una opportunità di crescita internazionale a tutti i giovani europei
che come me hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco e di guardare alla
mobilità come una importante valvola di sfogo capace di catalizzare ed
incanalare le migliori risorse di tutti.
Revisione articolo: Rosa Ruggirello
Graphic designer - Accademia Kandinskij